Il Marchese D'Aragò operò negli anni 40. Egli non fu un matematico o un teorico, non ideò alcuna teoria scientifica. Egli al contrario fu un forte giocatore di roulette, frequentatore di molti casinò europei. E a quanto sembra, fu un giocatore vincente.
Nel 1945 il marchese D'Aragò pubblicò un trattato, molto romanzato, dal titolo: “Come ho dominato queste macchine”, in cui spiegava il suo studio e raccontava svariati aneddoti.
Il suo gioco verteva sulle dozzine e colonne.
Analizziamo il semplicissimo iter operativo del marchese D'Aragò.
E' necessario attendere 3 colpi a vuoto. Il sistema consiste semplicemente nel giocare la dozzina e la colonna corrispondente al penultimo numero estratto, a condizione che esso non appartenga ne alla dozzina, ne alla colonna del terzultimo numero.
Sia in caso di vincita che di perdita il sistema del Marchese D'Aragò prevede di continuare a puntare sulla colonna e sulla dozzina corrispondente al penultimo
numero uscito.
Ovviamente questo sistema non ha alcuna base scientifica. Esso non potrà dare alla lunga un reale beneficio all'operatore, né a massa pari, né utilizzando progressioni varie.