Henri-Bernard de Grilleau, (in arte Marigny de Grilleau) è un celebre studioso francese di roulette del passato. Nato il 1° Agosto 1855 à Pau, morto il 25 febbraio 1942 a Beausoleil.
La sua opera più importante fu:
"Le gain scientifique d'une seule unité sur toute attaque d'une figure séléctionnée à la roulette ou au trente et quarante assuré par des probabilités convergentes basées sur les lois du hasard ou le rythmes de la fatalité periodique. (1926)"
Non abbiamo certo la presunzione di voler riassumere in poche righe l'opera di Marigny de Grilleau ma, estremizzando, possiamo dire che l'autore attende uno scarto elevato per poi giocare una parziale compensazione dello stesso.
Andiamo a quantificare quanto esposto.
Partiamo dal principio che quasi mai uno scarto possa raggiungere un valore pari a 5 volte la radice quadrata dei colpi presi in esame.
In pratica su 100 colpi, il massimo scarto possibile non dovrebbe superare 5 moltiplicato per la radice quadrata dei colpi presi in esame (10), vale a dire 10x5=50. In parole povere al massimo potremmo avere 75 rossi e 25 neri (o viceversa). Tale scarto comunque può essere superato, ma si tratta di eventi veramente rari.
Volendo aspettare uno scarto pari a 5 volte la radice quadrata, ci si imbarcherebbe in attese lunghissime: quasi mai si assisterà ad un evento del genere: proprio per questo lo studioso suggerisce di iniziare l'attacco dopo scarti di 3 volte la radice quadrata. L'attacco non verterà sulle chance semplici classiche, ma sulle loro modalità di distribuzione, secondo una logica di convergenza di probabilità.
LA CONVERGENZA DELLE PROBABILITÀ alla roulette secondo Marigny de Grilleau
Il metodo cerca una "convergenza di probabilità".
ESAMINIAMO ALCUNE "REGOLE":
1) Non saranno utilizzate non le classiche chance semplici. Considereremo invece come chance contrapposte, Gruppi (di qualsiasi entità) ed Intermittenze.
Considereremo inoltre chance contrapposte, nell'ambito sia di Gruppi che di Intermittenze (ovviamente indipendentemente gli uni dalle altre), il loro presentarsi Singolo, o sotto forma di Agglomerazione (di qualsiasi entità).
Esempio:
1 R
2 R
3 R
4 ...N
5 R
6 R
7 ...N
8 ...N
9 R
10...N
11 R
12...N
13 R
14 R
a) I numeri 1 2 3 formano un G
b) Il numero 4 forma una I
c) I numeri 5 6 formano un G
d) I numeri 7 8 formano un G
e) Il numero 9 forma una I
f) Il numero 10 forma una I
g) Il numero 11 forma una I
h) Il numero 12 forma una I
i) I numeri 13 14 formano un G
Abbiamo, dunque, relativamente a G ed I, 9 ballottaggi, di cui 4 hanno prodotto G e 5 hanno prodotto I
Ma all'atto pratico, cosa si intende per "Puntare I" o "Puntare A"?
Ammettiamo per un momento che, arrivati al 14° colpo il sistema ci suggerisca di giocare per I (ovviamente è un esempio). Come facciamo a porre in gioco I?
Aspettiamo che il G a Rosso si fermi con la comparsa del Nero; a questo punto giocheremo Rosso (in tal modo il Nero precedentemente sortito, sarebbe I).
Allo stesso modo se, al 14° colpo il sistema ci suggerisca di giocare per A. Come facciamo a giocare tale "chance"?
Aspettiamo che il G a Rosso si fermi con la comparsa del Nero, e giochiamo ancora Nero (in caso di vincita i due Neri formerebbero un G).
Sempre riguardo l'esempio soprastante, riguardo S ed A, riscontriamo la seguente situazione.
Alla lettera a) abbiamo colpo Singolo (riguardo G)
Alla lettera b) abbiamo colpo Singolo (riguardo I)
Alle lettere c), d) abbiamo una Agglomerazione (riguardo G)
Alle lettere e), f), g), h) abbiamo una Agglomerazione (riguardo I)
Alla lettera g) non possiamo dare ancora nessuna classificazione. Se nei successivi numeri si formasse un' Intermittenza, g) sarebbe un colpo Singolo (relativamente a G); in caso contrario sarebbe una Agglomerazione.
2) Utilizzare scarti di almeno 3 volte la radice quadrata di ballottaggi
(nota: per ballottaggio intendiamo le comparse di I e G oppure di S e A; ad esempio, una serie di 10 R, non sarà considerata come 10 ballottaggi, ma come un solo, infatti, costituisce un G).
3) Utilizzare scarti che si formano in un numero di ballottaggi compreso fra 20 e 40, in quanto lo studioso riteneva che essi abbiano una maggior forza di compensazione.
4) L'attacco si sospende non appena si registra l'utile di un pezzo. In ogni caso, se non si ottiene l'utile, al 5° colpo giocato, si interrompe l'attacco a prescindere dalla situazione di cassa.
ESEMPIO
Ammettiamo di trovare su 25 ballottaggi (numero che soddisfa la 3^ condizione) 20 G e 5 I. Lo scarto risulta essere pari a: 20-5=15. La radice quadrata di 25=5; 5x3=15. Dunque il nostro scarto è pari a 3 volte la rq dei ballottaggi osservati. La 2^ condizione è osservata.
CONDIZIONE DI ATTACCO
E' necessario che, le sortite (5, nell'esempio) della modalità deficitaria (I nell'esempio) si presentino tutte come S. Nell'esempio in oggetto dunque le Intermittenze devono essere tutte Singole, senza formare alcuna Agglomerazione.
Dunque, a condizioni rispettate, abbiamo la convergenza di 2 scarti:
Scarto fra I e G
Scarto fra S e A
Trovata la condizione è necessario attendere a vuoto, una Agglomerazione di grado 2 o 3 della chances deficitaria (I nell'esempio). Se il grado dell' A fosse superiore a 3, non conviene giocare).
Nota: Per grado di un'Agglomerazione intendiamo il numero delle chance da cui essa è formata. Ad esempio RRRNNRR è un' Agglomerazione (di Gruppi) di 3° grado, in quanto è formata da 3 gruppi.
Non appena ritorna uno o più Gruppi, si attende a vuoto una nuova I. A tal punto giocheremo per la formazione di una Agglomerazione di Intermittenze, giocheremo quindi per la formazione di I.
Se vinciamo riteniamo concluso l'attacco e cerchiamo, indifferentemente, nella stessa roulette o in altre roulette, nuove occasioni di gioco.
In caso di perdita aspettiamo a vuoto una nuova I per giocare per la formazione di un Gruppo di I, ovvero giocheremo ancora I. Si procede in tal modo fino ad avere un utile di 1 pezzo o al termine di 5 colpi di gioco
Nota: se durante l'attesa per un A di Intermittenze, sortissero diverse I Singole, il sistema può perdere validità. Si entrerà in gioco solo se, quando compare l'innesco (per innesco intendiamo l'Agglomerazione di 2 o 3 Intermittenze di cui parlavamo prima), senza considerare l'innesco stesso, G e I rientrano ancora nei parametri di scarto (scarto pari a 3 volte la Rq del numero dei ballottaggi).