Per comparare le quote di un evento vi sono degli utili strumenti web (dei siti che espongono le quote di tutti i principali book, siti che possono essere gratuiti o a pagamento oppure delle applicazioni “client” che scaricano i dati da server).
Questi strumenti consentono di avere in breve tempo una vista panoramica su tutto il mercato, l’alternativa sarebbe visitare tutti i bookmakers del nostro portafoglio comparando le quote manualmente, capirete che avendo magari account su 10 / 15 bookmakers si rischia che la quota cambi prima di aver visionato tutte le quote.
La bontà dello strumento deriva dalla velocità di aggiornamento della “lavagna”. Il tempo di aggiornamento massimo deve essere almeno di 5 minuti, meglio se di 2 minuti, pena la probabile inutilità dello strumento (come detto le quote variano anche molto velocemente).
La comparazione quote è utilizzata sia per trovare le quote più alte che per capire le medie delle quote (utile per alcuni metodi di scelta). Bisogna fare attenzione in questo ultimo caso a “ripulire” la lavagna da dati che ci potrebbero indurre in errore.
Innanzitutto è necessario paragonare dati omogenei, ad esempio sugli over / under spesso la “linea” è diversa (non ha senso paragonare, per una partita di NHL, un over 5 con un over 5,5), in secondo luogo vanno considerati separatamente bookmakers e b.e. (ricordiamo che i b.e. applicano una tassa, se si vogliono paragonare le quote di un b.e a quelle di un bookmaker va calcolata la quota netta).
Per finire va ripulita la lavagna da quei bookmakers con eccessivo aggio perché ci potrebbero spostare la media verso il basso facendoci ritenere conveniente una quota in realtà non così appetibile: ad esempio se sto cercando una quota di “risultato pari o dispari” su una partita di calcio e se ci fossero su una lavagna di 15 bookmakers, di cui 4 o 5 book che propongono quote del tipo 1,80 vs 1,80 (dove quindi, applicando i calcoli di cui sopra la stima sulla probabilità reale è 50% vs 50% con quota reale 2,00 vs 2,00) la quota media si abbassa notevolmente e potremmo magari erroneamente ritenere conveniente una quota di 1,92.
Al contrario se ad esempio io ho una lavagna “pulita”, sto cercando le quote 3 ways (1X2) per una partita di calcio, noto che quasi tutte le quote “1” viaggiano intorno a 2,80, quasi tutte le quote 2 sono intorno a 3,00 e quasi tutti gli X sono quotati 3,05, poi noto che un book ha quote 1 @ 2,60 (quindi sconveniente), 2 @ 2,90 (quindi molto sconveniente) e X @ 3,30 è agevole comprendere che quell’ X va assolutamente giocato perché “di valore”4.
Alcuni strumenti di comparazione, quelli migliori, riportano anche la “storia” della quota indicandoci se la quota sta salendo o scendendo e che movimenti ha fatto dalla sua uscita fino al momento dell’osservazione.
Ottime informazioni si hanno paragonando i diversi trend delle quote sui diversi book, che possono essere dello stesso andamento o di andamenti opposti (potremmo trovarci nella situazione in cui la quota su alcuni book la sale e su alcuni scende oppure su tutti sta scendendo). Questo è determinante per individuare con quale dei metodi di scelta valutare la bontà o meno della quota in questione.
E’ chiaro poi che avere un minimo di conoscenza del mercato su cui si sta andando ad operare è indispensabile anche per valutare eventuali motivi dei movimenti delle quote (sapere che un tennista ha avuto nelle ultime ore problemi muscolari potrebbe spiegare un movimento di quota che in alternativa potremmo ritenere legato solo a movimenti di denaro).
La comparazione delle quote non è utile soltanto a chi gioca con metodologie di scelta sulla quota ma è utile anche a chi gioca con metodologie di scelta statistica o di pronostico: se pronostico un certo risultato è ovvio che è meglio giocarlo alla massima quota possibile, non fate il ragionamento di un tizio (di cui preferisco non citare il nome) il quale sosteneva:
“La quota è bassa? E chi se ne frega, tanto se azzecco il pronostico vinco, se non lo azzecco perdo e per vincere la stessa cifra di una quota più alta basta giocare di più”
…sigh!