Il gioco del trente et quarante consta di una scommessa fra il banco ed un numero illimitato di giocatori.
Attorno ad un tavolo verde prendono posto un capo tavolo (la funzione di tale figura è di assicurarsi che tutto proceda regolarmente) e due impiegati (croupier). Uno dei due (detto tailleur) ha funzione di stendere le carte sul tappeto, l'altro ha la funzione di ritirare le fiche perdenti e di pagare quelle vincenti. Il tutto avviene tramite appositi rastrelli.
Per lo svolgimento del trente et quarante vengono utilizzati 6 mazzi di carte francesi (52 carte a mazzo), per un totale di 312 carte in tutto. Si usa "bruciare" le prime cinque carte in modo da evitare che il giocatore possa, registrando le carte uscite, effettuare calcoli sulla distribuzione dei punti delle carte rimaste ancora nel mazzo.
A ciascuna carta è attribuito il proprio valore facciale, mentre le figure (J, Q e K) vengono valutate 10.
Il tavolo porta impresse 4 zone, corrispondenti alle chance che è possibile puntare:
ROSSO E NERO (chances contrapposte fra loro)
COLORE E INVERSO (chances contrapposte fra loro).
Al contrario della roulette, al trente et quarante esistono solo chances semplici.
Il tailleur mischia le carte (attualmente, per fugare ogni dubbio di legittimità, nei casinò viene utilizzato un apposito mescolatore distributore). Il giocatore deve puntare prima che inizi la distribuzione delle carte.
Terminata la fase delle puntate il croupier annuncia il celebre: "Le jeux sont faits, rien ne va plus". Il tailleur inizia allora la distribuzione, facendo cadere le carte sul tavolo, una alla volta, formando una fila (da sinistra verso destra).
Quando la somma dei valori delle carte distribuite al trente et quarante supera il 30 (la somma non deve comunque mai essere superiore a 40), il tailleur interrompe la distribuzione ed annuncia il totale ottenuto, con la particolarità di annunciare solo le unità: se ad esempio la somma fornisce come risultato 33 il tailleur annuncia (in francese) tre.
Dopodiché inizia, a formare una nuova fila, al di sotto della prima, con le stesse modalità. Anche in questo caso annuncia il totale (sempre solo le unità).
Il giocatore di Rosso e Nero, deve puntare su una delle due file. Per convenzione, la 1^ fila (superiore) corrisponde al nero, la 2^ (inferiore) al rosso.
Vince la fila la cui somma (che deve sempre essere superiore a 30 ma mai superiore a 40) risulta essere la minore.
Dunque, se un giocatore punta Rosso, vince se la seconda fila totalizza un punteggio minore della prima. Viceversa se ha puntato il nero.
Per quanto concerne le puntate su colore e inverso, viene presa in considerazione solo la prima carta della fila risultata vincente: se essa è dello stesso colore di quello rappresentato dalla fila vincente vince il colore, altrimenti vince l'inverso. Se ad esempio vince la 1^ fila (nero), e la prima carta di tale fila è un nero, vince il colore.
Dopo che sono terminate le distribuzioni, il croupier, quando si trova ad annunciare chi ha vinto e chi a perso, nomina sempre solo il rosso (ROUGE) e il colore (COULEUR), specificando se ciascuna di queste due chance ha vinto (GAGNE) o perso (PERDE). Il tutto avviene in lingua francese.
Qualora i totali delle due file risultino essere uguali il gioco è nullo, i giocatori possono riprendere le rispettive puntate.
Eccezione va fatta nel caso in cui i totali sono uguali ma pari a 31 (31 après). In tal caso (e qui notiamo il piccolo vantaggio matematico del banco), le puntate vengono imprigionate: se al colpo successivo esce la chance puntata, vengono liberate, altrimenti incamerate dal banco. Il giocatore, come avviene per la roulette, ha facoltà di chiedere al banco il partager, ovvero la restituzione di metà della posta puntata al trente et quarante.
In caso di due uscite consecutive del 31 après, la puntata (come avviene all'uscita dello 0 alla roulette per le chance semplici), viene imprigionata ad un livello successivo: solo in caso di uscita della chance puntata per i successivi due colpi, essa viene liberata. Anche in questo caso il giocatore può effettuare il partager, recuperando però solo 1/4 della sua puntata.
In caso di vincita, su qualsiasi delle chance, il banco paga ALLA PARI.
Senza addentrarci in complicati calcoli matematici, vi informiamo del fatto che il vantaggio matematico del banco è pari allo 1,096% (valore come detto in apertura, minore di quello della roulette).
Al trente et quarante, 30 et 40 è possibile assicurarsi contro l'uscita del 31 après. Lo scommettitore ha, infatti, facoltà di versare l'1% della propria puntata. In tal caso, qualora si presenti il 31 su entrambe le file, la fiche non perde metà del suo valore e il giocatore può ritirarla (in pratica risulta un colpo nullo).
In molti casinò quest'operazione è consentita solo a chi punta somme di una certa importanza (variabile da casinò a casinò).